martedì 04 settembre 2018
Starbucks apre a Milano!
Siete sicuri di preferire il caffè americano all’espresso? Se la risposta è “non lo so” o un secco “no”… beh, aspettate a dirlo. Bisognerà capire come sarà accolto a Milano il primo Starbucks, d’Italia, che apre il 6 settembre in piazza Cordusio.
L’evento è atteso ormai da quasi un anno. Sono mesi, infatti, che si parla dell’arrivo della più nota catena internazionale di caffetterie che proprio a Milano ha deciso di aprire il locale più grande d’Europa.
L'inaugurazione
Per l'inaugurazione è atteso un gran numero di persone e per questo, dalle 16 alle 24 di domani 6 settembre, la polizia locale ha deciso di chiudere al traffico sia con auto che a piedi, piazza Cordusio, ma anche via Cordusio (tra via Armorari e piazza Cordusio), via Meravigli (da via Santa Maria Segreta a piazza Cordusio), via Orefici (da via Cantù a piazza Cordusio) e via San Prospero (da via Broletto a via Dante).
Per l'occasione dell'apertura del negozio è prevista una vera e propria festa in piazza (patrocinata dal Comune di Milano) con tanto di proiezione su maxischermo del film che ripercorre la storia del fondatore di Starbucks, Howard Schultz, che non ha mai fatto mistero di amare la città della Madonnina. Successivamente piazza Cordusio si trasformerà in un teatro a cielo aperto con l'esibizione dei ballerini del Teatro alla Scala. Infine, solol 1.200 persone, esclusivamente su invito, potranno entreranno nella caffetteria.
Starbuck dove aprirà a Milano
La location è l’ex palazzo delle Poste, a due passi dal Duomo, progettato da Luigi Broggi alla fine dell’Ottocento e costruito tra il 1899 e il 1901 come palazzo della Borsa poi trasferita in piazza Affari nel 1932.
Il palazzo è ottimo esempio dello stile umbertino in voga in quegli anni ed ha una facciata in pietra rosa di chiara ispirazione manierista: il pian terreno porticato è ornato con tre portali con timpani curvilinei spezzati, di cui il centrale ornato da due statue dell'Industria e del Commercio. Al primo piano si trovano delle finestre con timpani alternatamente triangolari e curvilinei che vengono scandite da paraste di ordine ionico. Gli interni, oggi perduti, contemplavano affreschi del Commercio e dell'Industria di Angelo Comolli, mentre celebre era lo scenografico salone ornato con marmi pregiati.
Il palazzo è stato acquistato da Kryalos di Paolo Massimiliano Bottelli per conto di Blackstone, che ha avviato la completa riqualificazione dell’immobile più di un anno fa per una cifra di 20milioni di euro, conservandone la struttura, i fregi e la facciata.
A fine agosto sono stati consegnati gli spazi interni e così Starbucks ha avviato la sua trasformazione con l’allestimento del Reserve Roastery e Tasting Rooms, torrefazione-negozio-bar-caffè, già aperto in varie parti del mondo, come a New York, Shanghai e a Setattle, casa base della catena.
La caffetteria in stile americano
La domanda è: avrà successo? Sicuramente sì, almeno inizialmente, per la sue atmosfere un po’ americane, con i bibitoni, le torte, le ciambelle, quelle abitudini – come quella di segnare il nome sul bicchiere – che fa tanto sit-com newyorkese.
Certamente c’è molta aspettativa a Milano, che è anche la città più internazionale d’Italia. La società è ottimista e infatti, a pochi giorni dall’apertura di piazza Cordusio, già si vocifera di una prossima apertura in corso Garibaldi, all’angolo con piazza XXV Aprile, al posto di un negozio della catena DMail. E un terzo locale dovrebbe essere aperto all’aeroporto di Milano Malpensa.
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