domenica 13 ottobre 2019
La Madonna Litta torna in mostra a Milano
Dopo quasi trent’anni dall’ultima, e unica, occasione, tornerà a Milano “la Madonna Litta”per una mostra al Museo Poldi Pezzoli dal prossimo 7 novembre al 10 febbraio 2020.
Il dipinto che da anni è conservato all'Ermitage a San Pietroburgo appassiona da anni gli esperti di arte e in particolare di Leonardo Da Vinci.
Il dipinto fu realizzato a Milano nel 1490 e rimase nel capoluogo lombardo in una collezione privata fino al 1865, quando poi il museo di san Pietroburgo lo acquistò.
Il fascino legato a questa opera d’arte tutto legato all’attribuzione, da sempre rimasta in dubbio nonostante le attuali avanzate tecnologie. Rispetto a questo argomento c’è una sola certezza, appartiene alla scuola del genio vinciamo, ma non si ha la certezza che a dipingere l’opera sia stato un suo allievo, secondo alcuni esperti Giovanni Antonio Boltraffio, o direttamente il maestro stesso.
La Madonna Litta in mostra a Milano dopo 30 anni
La mostra è stata organizzata grazie al sostegno della Fondazione Bracco, con il Comune di Milano e Regione Lombardia, nell'ambito delle celebrazioni dei 500 anni dalla scomparsa di Leonardo da Vinci.
Si tratta di un’occasione molto rara per poter vedere quest’opera d’arte al di fuori delle mura dell’Hermitage. Infatti come ha detto Annalisa Zanni, direttrice del Museo Poldi Pezzoli «Si tratta di un prestito eccezionale, perché la “Madonna Litta” ha lasciato San Pietroburgo solo in 6 occasioni dal 1865, una delle quali appunto 30 anni fa per arrivare a Milano».
La mostra sarà l’occasione sia per mostrare quest’opera controversa sia per riunire alcune delle opere più celebri appartenute alla collezione dei duchi Litta, ma non solo, ci sarà anche un nucleo selezionato di venti opere, tra dipinti e disegni eseguiti da Leonardo e dai suoi allievi più vicini, provenienti da collezioni pubbliche e private di tutto il mondo. Naturalmente la presenza della “Madonna Littà" a diretto contatto con altre opere degli allievi di Leonardo, consentirà di spiegare al pubblico come nasce e si modifica nel tempo l'attribuzione di un'opera d’arte. Chissà se si riuscirà mai a venire a capo di questo mistero.
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