Thursday 11 July 2019
Inter e Milan insieme per un nuovo stadio
Inter e Milan hanno presentato al Comune di Milano il progetto di fattibilità tecnico economica per il nuovo stadio, il primo vero passo ufficiale per avviare l’iter burocratico.
Le due società nel masterplan consegnato agli uffici del Comune hanno illustrato un piano per un impianto capace di ospitare fino a 60mila persone, la completa riqualificazione dell’area circostante e la demolizione dello stadio San Siro.
Nel comunicato stampa congiunto di entrambe lo società si legge: «La domanda presentata alle istituzioni è il primo passo ufficiale da parte dei club volto ad avviare un percorso condiviso verso la costruzione, nell’area di San Siro, di un distretto urbano, moderno, sostenibile e accessibile, che ruoti intorno a un impianto sportivo innovativo dai più elevati standard internazionali».
Inter e Milan insieme per un nuovo stadio: presentato il primo atto
Il sogno è realizzare un distretto polifunzionale, capace di creare 3500 posti di lavoro e vivibile 365 giorni l’anno e non solamente nei giorni degli incontri di una delle due squadre.
Un progetto da oltre un miliardo di Euro con poco più della metà impegnati per la realizzazione dello stadio stesso, prevista da questo masterplan lungo via Tesio, occupando una parte dell’area dove sorgeva il vecchio Palazzetto dello Sport.
Adesso la palla passerà al Comune di Milano, che valuterà le migliori ipotesi per il nuovo stadio e le migliori soluzioni per il “vecchio” San Siro, uno dei simboli della nostra città.
Milan e Inter dal canto loro puntano ad avere in concessione il terreno con una concessione di 90 anni, dove poter costruire 127.000 mq di aree di servizio, i punti vendita/ristoro, aree giocatori e di accoglienza, le zone per la stampa, i locali tecnici e i parcheggi.
Nel progetto ci sono anche strutture non dedicate allo sport, come un centro commerciale e una piazza sulla quale si affacceranno i tre edifici che potrebbero avere funzione terziaria/uffici e ricettivo/alberghiera/congressuale.
Restiamo in attesa di nuovi sviluppi, sarà una questione molte delicata sia per le due società sia per il Comune di Milano.
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