giovedì 12 settembre 2019
Jazz in Sarpi 2019: 13 e 14 settembre in via Paolo Sarpi
Due giorni in cui la musica diventa assoluta protagonista di via Paolo Sarpi, la via simbolo della nostra Chinatown che nelle giornate di venerdì 13 e sabato 14 settembre diventerà il palcoscenico diffuso della rassegna “Jazz in Sarpi”.
È uno degli appuntamenti più attesi per gli amanti della musica jazz e del quartiere, che vedranno esibirsi oltre 50 artisti impegnati in 16 jam session. I palchi allestiti sono quattro, tutti lungo via Paolo Sarpi, e punteranno a coinvolgere il pubblico con le celebri note dei grandi maestri come Miles Davis, Charlie Parker, John Coltrane e molti altri.
Jazz in Sarpi: appuntamento il 13 e 14 settembre a Milano
Sulla manifestazione si è espressa l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio, Cristina Tajani che ha dichiarato: «Una manifestazione che rappresenta l’anima più autentica di un quartiere, Paolo Sarpi, che ha saputo miscelare in modo sorprendente la sua rinnovata tensione verso la modernità e l’internazionalità con la propria anima più tradizionale, proprio come le melodie jazz che mescolano stili e anime differenti nel segno della creatività e dell’innovazione».
L’edizione 2019 di Jazz in Sarpi ha visto la collaborazione attiva di quaranta attività commerciali presenti in zona, che hanno sostenuto economicamente l’iniziativa, effettuando uno sforzo per il bene del quartiere.
Jazz in Sarpi 2019: chi suonerà?
Il palinsesto delle due giornate di musica è ricco di talentuosi jazzisti on-stage, come:
- Simona Severini interprete che mescola jazz e musica rinascimentale in una dimensione intima e cantautorale;
- gli Osmosi Trio, che rielaborano in chiave jazz melodie tradizionali albanesi, greche, ebraiche e turche;
- iSergio Arturo Calonego, talentoso chitarrista che si esibirà utilizzando un’accordatura modale di derivazione araba;
- la piccola Big Band in miniatura dei Jazz Lag;
- il quintetto I Am a Fish, diretto dal chitarrista Marco Carboni, che propone un repertorio originale fortemente influenzato dal jazz contemporaneo newyorkese.
A questi si aggiungono un omaggio in musica al celebre scrittore francese Boris Vian con “Blues Pour Boris”, la celebrazione dei 50 anni di “In A Silent Way” di Miles Davis, i virtuosismi manouche dei Gipsy Pocket Swing, il trio di Massimo Vescovi, i quartetti di Gabriele Boggio Ferraris, Biagio Coppa, Leader Temporaneo, Michelangelo Decorato, quest’ultimo in uno special set featuring Monica Giuntoli.
Non possiamo far altro che augurarvi buon ascolto con Jazz in Sarpi
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